Fare Sindacato, inteso con la “S” maiuscola, ovvero adoperarsi per gli interessi
collettivi e individuali delle lavoratrici e dei lavoratori, implica la necessità di porre questi
ultimi al centro di ogni singola azione e di ogni singolo comportamento.
Con questa semplice considerazione, che ogni Organizzazione sindacale che si rispetti
dovrebbe tenere a mente, va letto e interpretato il ritorno al voto delle lavoratrici e dei
lavoratori del Teatro La Fenice, tenendo cioè separato l’iter giudiziario nel merito dell’esito
del ricorso presentato da USB (che seguirà il suo ordinario percorso) dalle giuste aspettative
e necessità di dotare La Fenice di una Rappresentanza sindacale con pieni poteri.
In questo senso ridurre la disputa legale, su vizi procedurali relativi alla presentazione di una
lista elettorale, a uno scontro tra diverse Organizzazioni sindacali è del tutto inopportuno
oltreché dannoso. Viceversa come più volte rimarcato, nel rispetto delle regole, andrebbe
costruito un terreno comune per raggiungere obiettivi di miglioramento delle condizioni
lavorative, siano essere di carattere organizzativo o economico.
E dunque il 31 gennaio e l’1 febbraio sarete democraticamente richiamati a esprimere la
vostra scelta perché riprenda al più presto un tavolo di contrattazione che provi a risolvere le
numerose criticità che sono sotto gli occhi di tutti.
E’ con tale intento che vi invitiamo a partecipare numerosi, coscienti dell’importanza del
momento perché questo traghetterà il Teatro La Fenice di qui ai prossimi tre anni, durante i
quali tra le altre cose, avremo la possibilità di incidere fattivamente sia per quanto riguarda
la discussione sul nuovo CCNL sia per quanto concerne l’integrativo aziendale e le
dinamiche ad esso connesse.
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL FIALS-CISAL
Matteo Matteuzzi Mauro Vianello Enrico De Giuli Marco Trentin