L’appello che facemmo lo scorso 10 ottobre aveva, come ampiamente detto, lo scopo di verificare la percorribilità di costruire un percorso comune, il più largo possibile, che non creasse un mero “cartello elettorale” per eleggere il rappresentante dei lavoratori nel CDA della Rai. L’’idea di fondo era, e continua ad essere, che le sfide che attendono la Rai sono serissime e vitali per il futuro stesso dall’Azienda e che solo costruendo un fronte stabile, trasparente e più largo possibile si può pensare di poter incidere su scelte che vengono prese “altrove” ed indipendentemente dai reali interessi della Rai e del Paese.
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